Aspetti fiscali e contabili dell’associazione: cosa sapere

Il gestionale completo per ASD, APS, ETS, OdV, Onlus e non solo

La gestione fiscale delle associazioni

Le associazioni, pur essendo enti senza scopo di lucro, non sono esonerate dagli obblighi fiscali e contabili.
La loro posizione dipende da diversi fattori:

  • Tipologia giuridica (es. ODV, APS, ETS generico, associazione culturale)
  • Regime fiscale adottato (ordinario, forfetario, 398/91)
  • Svolgimento o meno di attività commerciale

1. Codice fiscale e partita IVA: quando servono?

✔️ Codice fiscale

Obbligatorio per tutte le associazioni. Serve per identificarsi nei rapporti con Agenzia delle Entrate, banche, enti pubblici, ecc.

✔️ Partita IVA

Necessaria solo se l’associazione svolge attività commerciale abituale (es. vendita di beni, servizi a pagamento, corsi retribuiti).
Si può avere:

  • Solo codice fiscale (per attività istituzionale)
  • Codice fiscale + partita IVA (se c’è anche attività commerciale)

✅ Consiglio operativo: aprire la partita IVA solo se necessaria. Valuta con attenzione la natura delle entrate.


2. Regimi fiscali per le associazioni

Le associazioni possono aderire a diversi regimi fiscali:

🔹 Regime ordinario

Applicazione normale dell’IVA e delle imposte sui redditi. Complesso e raramente conveniente.

🔹 Regime forfetario ex L. 398/1991

Destinato a associazioni sportive dilettantistiche e alcune associazioni culturali.
Prevede:

  • IVA ridotta e forfettizzata
  • Adempimenti semplificati
  • Limiti di ricavi: fino a 400.000 € annui

⚠️ Non tutte le associazioni possono accedervi. Le APS e ODV ETS devono seguire le regole del Codice del Terzo Settore.

🔹 Regime forfetario ETS (art. 86 CTS)

Previsto per ETS non commerciali con ricavi da attività diverse fino a 130.000 € annui.
Prevede:

  • Esenzione IVA
  • Obbligo di rendiconto specifico delle attività diverse
  • Comunicazione annuale tramite modello ministeriale

3. Il bilancio: obblighi e tipologie

Tutte le associazioni devono redigere ogni anno un bilancio da approvare in assemblea.

Tipologie di bilancio:

  • Rendiconto per cassa (per enti con entrate < 220.000 €): semplice elenco di entrate e uscite
  • Bilancio in partita doppia (per enti > 220.000 €): più complesso, obbligatorio per ETS medio-grandi

Contenuti obbligatori:

  • Situazione economica e patrimoniale
  • Destinazione degli utili (devono restare nell’associazione)
  • Rendicontazione delle eventuali raccolte fondi

✅ Buona pratica: redigere anche una relazione di missione che spieghi le attività svolte.


4. IVA, imposte e dichiarazioni

Le associazioni possono essere esonerate o soggette a IVA e imposte, a seconda delle attività svolte.

⚖️ Attività istituzionale

  • Non soggetta a IVA
  • Non produce reddito imponibile
  • Nessun obbligo di dichiarazione IVA o IRES

💼 Attività commerciale

  • Soggetta a IVA e IRES (salvo regimi agevolati)
  • Obbligo di fatturazione, registri IVA, dichiarazioni fiscali

📄 Dichiarazioni possibili:

  • Modello Redditi ENC
  • Modello IVA (se attività commerciale)
  • Modello EAS (per mantenere le agevolazioni fiscali)

⚠️ Il modello EAS va trasmesso entro 60 giorni dalla costituzione e aggiornato in caso di variazioni rilevanti.


5. Raccolte fondi e sponsorizzazioni

Le raccolte fondi occasionali non sono considerate attività commerciale, se:

  • Sono occasionali
  • Gli introiti non superano il limite previsto (da gestire con attenzione)
  • Sono documentate e inserite nel bilancio

Le sponsorizzazioni, invece, sono attività commerciale e devono essere fatturate.

✅ Registra sempre in modo trasparente ogni forma di entrata.


6. Il 5×1000

Gli ETS iscritti al RUNTS possono chiedere di essere ammessi al riparto del 5 per mille.

Requisiti:

  • Iscrizione entro i termini stabiliti annualmente
  • Invio della domanda all’Agenzia delle Entrate
  • Rendicontazione dei fondi ricevuti

📌 Le somme ricevute devono essere impiegate entro 2 anni e rendicontate con apposito modello.


🧠 Domande frequenti

Un’associazione senza partita IVA può incassare quote o donazioni?
Sì. Le quote associative e le donazioni liberali non sono attività commerciale e possono essere incassate anche solo con codice fiscale.

Il bilancio va depositato da qualche parte?
Solo per gli ETS iscritti al RUNTS, che devono caricarlo ogni anno sulla piattaforma dedicata. Le altre associazioni devono conservarlo internamente.

Cosa succede se non presento il modello EAS?
La mancata presentazione può comportare la perdita delle agevolazioni fiscali, rendendo tutte le entrate commerciali.

Posso vendere gadget o prodotti?
Sì, ma è considerata attività commerciale e richiede partita IVA, fatturazione e registri.

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